Magnews loves Apple Mail Privacy Protection

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Il mondo di magnews - 7 MIN. DI LETTURA

Aggiornato: Novembre 2021
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Nell’ultimo periodo, il tema della protezione dei dati personali ha assunto un ruolo chiave, occupando un posto sempre più prioritario nell’agenda di autorità competenti e big tech.

E all’interno dell’acquis digitale costituito da nuove disposizioni e iniziative, si inserisce anche il rilascio di una funzionalità per la tutela della privacy sui dispositivi Apple, annunciata lo scorso giugno, con un rilascio progressivo su tutti i dispositivi Apple a partire da fine settembre.

Partiamo dalle basi prima di arrivare al come affrontare al meglio questo cambiamento.

Prima un po’ di teoria: come funzionano le aperture?

Tutte le piattaforme di email marketing tracciano le azioni di apertura delle email che inviano andando ad inserire un’immagine invisibile, detta PIXEL di tracciamento, nel contenuto dei messaggi.
Questo pixel viene scaricato ad ogni evento di apertura dell’email e consente di rilevare non solo l’azione di apertura in se e da chi è stata compiuta, ma anche informazioni collegate come il tipo di dispositivo, il client usato per leggere le email e l’indirizzo IP (che permette di geolocalizzare con più o meno precisione il luogo dal quale l’utente ha fatto l’azione).

Apple Mail Privacy Protection: di cosa parliamo ?

Con il recente aggiornamento dei suoi sistemi operativi, Apple ha implementato sul proprio client di posta (Apple Mail) una nuova funzionalità di protezione della privacy (Privacy Protection), che consente ai propri utenti di nascondere quando, quanto, da dove e se aprono effettivamente i messaggi email ricevuti.

Di fatto, Apple Mail, secondo logiche predefinite, provvede a scaricare in automatico tutte le immagini delle mail ricevute dai propri utenti, generando eventi di apertura che però non stanno a significare una reale azione fatta dall’utente. Inoltre, queste immagini verranno memorizzate da Apple in sistemi di cache dedicati, quindi anche successivi e reali azioni di apertura dell’utente NON potranno essere intercettati dai normali sistemi di monitoraggio.

All’atto pratico quindi NON E’ PIU’ POSSIBILE CONSIDERARE AFFIDABILI le aperture registrate dal client Apple Mail con funzionalità Privacy Protection attiva.
Per i brand e le aziende, questo cambiamento ha un impatto sulla misurazione del “successo” in senso ampio dei messaggi inviati, ma non sulla deliverability e il tracciamento dei link per i contatti che utilizzano Apple Mail.

Una scheda di sintesi

Dispositivi: tutti i dispositivi Apple con l’ultima versione dei diversi sistemi operativi (iOS 15, iPadOS 15, macOS Monterey e watchOS 8)

Client di posta:

  • solo Apple Mail
  • altri client, ad esempio Gmail, utilizzati e/o installati su dispositivi Apple NON saranno oggetto di questa funzionalità

Effetti:

  • Eventi di apertura non più affidabili perché potrebbero essere state generate automaticamente da Apple Mail e non da una reale apertura dell’utente
  • informazioni associate all’apertura (client di posta, device e indirizzo IP) non più disponibili

Quali impatti per le funzionalità delle piattaforme di email marketing e automation?

Abbiamo raccolto e sintetizzato le principali aree d’impatto di Apple Mail Privacy Protection rispetto alle principali e più comuni funzionalità delle piattaforme di email marketing e marketing automation, che si stanno già verificando in assenza di misure cautelative.

Report delle comunicazioni email: le aperture automatiche stanno portando inevitabilmente ad un aumento fittizio del tasso di apertura e ad una conseguente diminuzione del tasso di click-to-open;
Recall: se solitamente re-invii le tue comunicazioni ai contatti che non hanno aperto o cliccato, tutti gli utenti Apple Mail non riceveranno le tue email di recall;
A/B testing: i risultati di A/B test basati sulle aperture saranno meno affidabili;
Immagini dinamiche: questa tipologia di immagini non si aggiornerà più all’apertura del messaggio, e i contatti che utilizzano Apple Mail visualizzeranno sempre la stessa;
Workflow: se hai dei flussi di automation con condizioni e branch che si basano sull’apertura o sulla non apertura di messaggi, i contatti Apple Mail usciranno sempre dal nodo di apertura
Engagement: i contatti che hanno attivato la protezione della privacy di Apple potrebbero essere classificati come opener anche se in realtà non lo sono.

Quelli elencati sono solo alcuni degli effetti che stiamo già iniziando a vedere in queste prime settimane di rilascio.

Il team di magnews non si è fatto cogliere impreparato …

Una posizione etica, ancor prima che tecnologica

Ancor prima di fornire una risposta tecnologica, il team magnews vuole nuovamente ribadire su questo tema una posizione etica e di principio: in totale coerenza e continuità con tutte le evoluzioni di piattaforma degli ultimi anni, la piattaforma magnews si pone come una delle principali soluzioni che adotta i principi di Privacy by Design e di trasparenza come cardini guida e pone al centro delle proprie funzionalità il rispetto dalla privacy dell’utente e delle sue scelte in materia.

In nessun modo, quindi, magnews proporrà ai suoi clienti soluzioni tecnologiche che permettano di aggirare questa volontà, ma supporterà tutti i clienti nel facilitare questa transizione verso un new-normal in termini di metriche e KPI in ambito email marketing.

Arrivando alla soluzione tecnologica


Per fornire un’efficace risposta alle novità introdotte con l’aggiornamento Apple, abbiamo delineato una strategia pratica e strutturata in quattro fasi complementari e coordinate:


1. Rilevare: su magnews è già attiva, e al servizio di tutti i clienti, una tecnologia che consente di riconoscere le aperture effettuate tramite il proxy di Apple e dunque gli utenti con la Privacy Protection attivata;
2. Proteggere: la nuova tipologia di eventi è gestita in maniera distinta e differenziata rispetto alle aperture classiche. In questo modo, tutte le attuali campagne, i flussi automatici, i recall e le azioni rilevanti di business che oggi poggiano sull’affidabilità dell’apertura sono salvaguardate;
3. Misurare: questa nuova metrica non verrà tuttavia nascosta o cancellata, ma affiancata ai KPI classici nei diversi step di reporting e valutazione del contatto, con un supporto all’interpretazione e alla lettura del dato;
4. Agire: ovvero riallineare le proprie strategie e azioni di comunicazione intervenendo sulle funzionalità principali come il recall, l’automation e l’engagement, spingendo sempre di più l’attenzione verso la valutazione di metriche differenti e maggiormente orientate e connesse ad azioni con un reale valore per il business, come la conversione.

Una timeline per maggiore chiarezza

Per maggiore comodità e chiarezza, proviamo a mettere tutte queste novità in un asse temporale che permetta ai nostri clienti una maggiore comprensione nella lettura dei propri dati e nell’adeguamento delle strategie.

  • 7 giugno 2021: Apple annuncia l’introduzione di questa e altre novità in materia di privacy nei futuri aggiornamenti dell’ecosistema dei suoi sistemi operativi (iOS 15, iPadOS 15, macOS Monterey e watchOS 8)
  • 20 settembre 2021: il nuovo sistema operativo iOS 15 inizia ad essere disponibile per aggiornamento su dispositivi iPhone
  • 20 settembre 2021: lo stesso giorno, magnews ha introdotto una novità tecnologica per RILEVARE le aperture email effettuate da client Apple Mail con funzionalità Privacy Protection attiva e ne ha iniziato a monitorare effettivo funzionamento, comportamento e trend
  • 6 ottobre 2021: analizzati i trend e osservati gli impatti che questa nuova funzionalità stava avendo sulle reportistiche e sui dati dei propri clienti, la piattaforma magnews ha deciso di adottare un approccio cautelativo e conteggiare in tutte le reportistiche di piattaforma soltanto le aperture affidabili; non sono quindi più conteggiate le aperture automatiche effettuate da Apple.
  • 14 ottobre 2021: con il rilascio di ottobre magnews rafforza le proprie capacità di reporting su metriche alternative e maggiormente rilevanti ai fini business, come ad esempio gli Obiettivi di Conversione
  • 18 novembre 2021: con il rilascio di novembre magnews introdurrà nuove funzionalità e versioni dei report che consentiranno ai clienti di stimare l’effetto di Apple Mail Privacy Protection sulle proprie campagne e continuerà nel proprio sforzo di rafforzare le metriche alternative, con l’introduzione di una nuova funzionalità denominata Campi Business

Keep calm, ci pensa magnews

In questo scenario evolutivo di data protection, magnews è ancora una volta in prima linea grazie a un’attenzione del team e a una gestione specializzata nel rispetto delle normative europee, che lo rendono il partner tecnologico e strategico più affidabile per affrontare con rapidità ed efficacia questi significativi cambiamenti, preservando gli obiettivi di ogni business.

Hai qualche dubbio o vorresti maggiori informazioni sulle potenzialità di magnews?

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