Di forza l’email ne ha dimostrata tanta in questo mezzo secolo di vita e con essa ahimè ha evidenziato già in tempi non sospetti un lato oscuro: lo spam.
Si dice che la prima email di spam risalga al 1° maggio 1978, quando la Digital Equipment Corporation, per pubblicizzare un suo nuovo prodotto, inviò a tutti gli utenti ARPAnet della costa ovest degli Stati Uniti (alcune centinaia) un messaggio commerciale.
Ancora oggi quasi la metà delle email inviate globalmente è considerabile spam (fonte https://www.statista.com/statistics/420391/spam-email-traffic-share/), ma per fortuna le soluzioni antispam sono in grado di selezionare in modo sempre più affidabile le email virtuose.
Come oramai tutti sanno, lo spam, detto anche junk mail, è costituito da tutti quei messaggi indesiderati, tipicamente di carattere commerciale, inviati massivamente a destinatari non consenzienti.
A questo, specialmente negli ultimi anni, si è aggiunta anche l’insidia del phishing, in tutte le sue declinazioni (spear, whaling, …).
La presenza di questi “fenomeni”, per quanto fastidiosi e talvolta pericolosi, non è altro che una chiara testimonianza che l’email è un ottimo canale di comunicazione, in grado di offrire ottimi risultati in termini di conversione.
Non a caso esiste anche un mercato di liste di indirizzi email, tecniche per “prelevare indirizzi email” dal web, servizi di “pulizia”, e ancora tanti soggetti che continuano ad inviare email promozionali senza alcun consenso o base legale, andando contro a normative estremamente severe, come quelle privacy o sulla proprietà intellettuale, e talvolta rischiando anche di compromettere in modo sensibile la reputazione dei brand.
Per fortuna il mondo digitale ha riconosciuto l’importanza dell’email e da sempre si è schierato in difesa di un utilizzo legittimo o ancor meglio “degno di reputazione”.
L’esistenza di innumerevoli soluzioni per la protezione delle caselle email (anti-spam, anti-virus, etc.), come quella di importanti organizzazioni internazionali per la tutela dei servizi di messagistica (es. M3AAWG, SignalSpam, CSA), e degli stessi termini d’uso delle piattaforme ESP (Email Service Provider) professionali (es. regole di utilizzo di MagNews), sono la prova concreta di questa guerra.
Il bisogno e le opportunità della digital transformation, hanno portato una sempre maggior consapevolezza su queste tematiche e ha favorito l’introduzione e l’evoluzione di tecnologie in grado di supportare le attività di comunicazione in modo corretto e nel pieno rispetto dei destinatari.
Questo connubio tra tecnologia e comunicazione definisce oggi le best practice di settore, che spesso sono anche più severe delle normative, ma che sono le uniche a determinare il successo digitale di un brand.
Il bene e il male continueranno la loro interminabile lotta, ci sarà sempre un lato oscuro, ma oggi sappiamo molto bene come far risplendere le nostre email nella galassia della comunicazione digitale.
The Email Jedi Master
Quali sono quindi le misure tecniche più rilevanti per fare un buon lavoro?
Scopriamo insieme al nostro specialista!
#TIPS 3
Email Marketing IS NOT for SPAMMERS: misure e funzionalità a salvaguardia delle tue email.
Come abbiamo visto lo spam è un problema globale dal quale ci dobbiamo difendere e, come Brand, il principale obiettivo in quest’ambito deve essere quello di dotarsi di piattaforme professionali di invio email (ESP) che garantiscano una copertura adeguata ed il rispetto di tutte le misure tecniche e le funzionalità più rilevanti in questo ambito.
Spoiler: tutte queste cose MagNews, ovviamente, le fa.
Ma quali sono quindi le misure tecniche più rilevanti per fare un buon lavoro?
- IP statici e record PTR: la tracciabilità dell’indirizzo IP del mittente così come la consistenza dei record DNS sono considerati requisiti fondamentali dai server per poter accettare le mail.
–> magnews utilizza indirizzi IP statici e configura opportunamente record DNS e PTR per ogni account. - Feedback loop: quando un destinatario decide di flaggare un’email come spam, questa azione viene considerata come un “reclamo”. Il provider invia, se sono presenti specifici accordi con il mittente, una segnalazione complaint al mittente in modo che questi possa prendere provvedimenti sul contatto bloccando gli invii successivi verso quest’ultimo. La presenza di questi accordi, il tasso di complaint e il blocco dei contatti conseguente sono tutti dati che influenzano la reputazione del mittente presso i provider.
–> magnews implementa i feedback loop con tutti i provider che forniscono questa possibilità. - List-unsubscribe: i provider di posta elettronica possono utilizzare un header email per visualizzare un bottone di disiscrizione nell’interfaccia webmail, o nel caso un contatto segnali l’email ricevuta come spam, possono procedere ad inviare una richiesta di cancellazione: tutto ciò diminuisce il tasso di complaint e aumenta la reputazione del mittente.
–> magnews implementa il List-unsubscribe in tutte le email spedite dalla piattaforma ma è comunque possibile su richiesta disabilitare questa opzione. - Tecnologie di autenticazione email (SPF, DKIM, DMARC) queste sono le principali tecnologie di autenticazione delle email. Le tecnologie di Email Authentication aiutano a verificare la vostra “identità” presso gli ISP e sono dunque considerate dei “must have” per chi fa Email Marketing e vuole tutelare il proprio brand. Saranno oggetto di un articolo dedicato, quindi non ci dilunghiamo troppo sul tema.
–> magnews implementa queste tecnologie su tutti i domini tecnici (return path / envelope sender) utilizzati per l’invio di comunicazioni; inoltre mette a disposizione specifi che funzionalità di piattaforma per la generazione di firme DKIM relative ai domini mittente (FROM) dei nostri clienti. Un Team di esperti sarà a disposizione nel supporto della configurazione. - IP dedicati e warm up: i provider di posta utilizzano diverse tecniche per riconoscere il mittente ed accertarne la reputazione tra cui l’identificazione dell’IP di provenienza. Magnews mette a disposizione i propri IP condivisi, ad elevati livelli prestazionali e di reputazione, frutto sia di un eccellente lavoro negli anni, sia delle regole comportamentali che vengono accettate dai clienti nell’affidarsi al nostro ESP.
–> magnews inoltre mette a disposizione l’utilizzo di IP e domini dedicati, per i clienti che ne fanno richiesta, in modo tale che il cliente possa costruirsi la propria reputazione in maniera del tutto separata da altri clienti. Ma non solo, il nostro Team di esperti lo affiancherà nel warm up (riscaldamento degli IP dedicati) per far sì che possa iniziare a spedire anche in assenza di una reputazione preesistente.
Come sempre accade, però, gli aspetti tecnici non sono tutto… sono necessarie anche funzionalità applicative che gli ESP professionali come magnews devono mettere a disposizione per facilitare e aiutare i Brand nella gestione corretta dei loro contatti e relative liste. In particolare:
- Controllo iscritti: consente di verificare la qualità dei contatti, rilevando e dando la possibilità di disiscrivere indirizzi email che potrebbero danneggiare nel tempo la reputazione e le performance di deliverability. Al contempo sarà ridotto il numero di potenziali bounce e rischio di lamentele per la ricezione di comunicazioni indesiderate.
- Blacklist e Graylist: consentono la gestione sia dei contatti che non desiderano più ricevere le comunicazioni poiché ritenute spam che di quelli che non possono più riceverle in via definitiva (indirizzo email inesistente) o temporanea (casella di posta piena, casella abbandonata, problemi temporanei dei server di posta riceventi, problemi di rete, ecc.).
- Reportistica avanzata: per effettuare analisi sulle campagne di email marketing inviate. Vediamo alcuni di questi report:
–> Report Engagement: misura la quantità di apertura o click dei contatti sulle nostre email in un certo periodo di tempo, chiamato “periodo di recency”. Questa ripartizione ci permetterà di fare delle analisi più dettagliate degli strumenti che utilizziamo e di scegliere strategie diverse a seconda del livello di partecipazione riscontrato.
–>Analisi dettagliata dei bounce: in questo report vengono analizzati i diversi tipi di bounce che possono essere riscontrati nell’invio di una campagna. Ogni tipologia di bounce denota caratteristiche diverse dagli altri e la piattaforma offre un’analisi dettagliata di ognuno di essi.
–>Analisi per dominio: consente di confrontare e analizzare i tassi di apertura e click, filtrandoli per singolo dominio. Se si rilevano differenze consistenti di percentuali tra uno ed un altro, laddove i click e le aperture risultino più bassi, è ipotizzabile che ci sia stato un problema di deliverability che è possibile andare a risolvere con accorgimenti ad hoc.
Da ultimo, tecnologia, funzionalità e piattaforma non possono nulla senza un’adeguato e costante monitoraggio e miglioramento sia delle funzionalità che delle impostazioni tecniche.
Per questo è fondamentale affidarsi ad un ESP professionale come magnews che ha la possibilità di poter contare su un team di professionisti che possono supportarvi nell’individuazione e nella risoluzione di problematiche di deliverability. Il nostro Team svolge una costante attività di Ricerca e Sviluppo per essere sempre aggiornato sulle evoluzioni delle tecnologie anti-spam e apportare migliorie alla tecnologia e ai metodi di invio per l’ottimizzazione delle performance di deliverability.
